Milano 17 aprile 1922 – Chiusavecchia (IM) 4 febbraio 445)
Nacque a Milano il 17/4/1922 da Carlo Zari e Luigia Pecchi. Abitava in Via Stendhal 30.Appartenente alla 1° Brigata Garibaldi della 6a Divisione d’Assalto “Silvio Bonfante”, operante nel Ponente Ligure ed inquadrata nella Prima Zona Liguria.
La repressione nazifascista nella zona fu particolarmente dura visti anche i successi militari che le formazioni partigiane della Prima Zona Liguria conseguirono nell’estate del ’44. Le azioni più rilevanti furono l’assalto ad una caserma fascista di Diano Castello con ingente bottino di armi; la liberazione di 80 prigionieri politici detenuti nel carcere di Oneglia (azione citata anche da Radio Londra); l’eliminazione di un presidio della “San Marco” con la cattura di 120 militi fascisti, e la vittoria nella battaglia di Monte Grande.
Le Divisioni nell’autunno del ‘44, dovendo fronteggiare un grande rastrellamento che vide impiegati circa 5000 uomini tra tedeschi e fascisti, furono costrette a sganciarsi combattendo dalla propria zona di operazioni ed a ritirarsi verso il Cuneese in Piemonte.
Le formazioni si riorganizzarono e pochi mesi dopo erano già tornate nel loro teatro di operazioni ligure, dove, comunque, continuarono a dover fronteggiare le periodiche operazioni di rastrellamento.
Emilio fu catturato proprio durante una di queste operazioni nella zona di Diano San Pietro e fucilato a Chiusavecchia (IM) il 4 febbraio 45. Emilio Zari potrebbe essere stato il partigiano alla cui esecuzione fu costretto ad assistere, prima di essere selvaggiamente torturato ed a sua volta fucilato, il partigiano bolognese Giorgio Parmeggiani, nome di battaglia “Joe”, medaglia di bronzo alla memoria. (http://www.storiaememoriadibologna.it/parmeggiani-giorgio-478387-persona)